Burde al Quadrato
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Info e prenotazioni: tel. 329 3659446 - associazione.vitruvio@gmail.com
Ritrovo: Domenica 1 gennaio (ore 18.00) - Piazza della Mercanzia (ingresso palazzo). PROSSIME DATE:
Contributo a persona, in contanti all'accoglienza: € 10,00 visita + € 3,00 Compianto del Cristo Morto
Durata: un'ora e mezza circa
Una visita guidata che ci porta nel cuore del centro storico bolognese, il Quadrilatero. Qui andremo in cerca delle burde, le streghe d'acqua... La zona è popolarissima, con le sue botteghe che attirano lo sguardo come sirene e invogliano a sedersi e banchettare. Ma il nostro percorso ci porterà più in là, arriveremo sino alla Chiesa di Santa Maria della Vita, in via Clavature 10, che un tempo faceva parte di un complesso ospedaliero (Ospedale della Vita) fondato dalla Confraternita dei Devoti Battuti, flagellanti convinti che il dolore fisico fosse l’unico modo per ristabilire la pace nel mondo. All'interno dell'edificio, accanto alla cappella maggiore, è custodito il famoso Compianto del Cristo Morto di Niccolò dell'Arca, un'opera di grande intensità.
Nel 1906, Gabriele D'Annunzio visitando la chiesa, alla vista del Compianto, si lasciò suggestionare dalle sculture che lo compongono, tanto da riportare sui suoi Taccuini: "Le Marie intorno sembrano infuriate dal dolore - Dolore furiale. Una verso il capo - a sinistra - tende la mano aperta come per non vedere il volto del cadavere e il grido e il pianto e il singulto contraggono il suo viso, corrugano la sua fronte, il suo mento, la sua gola. L'altra con le mani tessute insieme, con i cubiti in fuori, ammantata piange disperatamente. L'altra tiene le mani su le cosce col ventre in dentro e ulula".
Basta avvicinarsi all'opera, per comprendere come mai D'Annunzio ne fu tanto impressionato. Non si tratta di una composta rappresentazione del dolore, ma la sensazione è quella di un urlo bloccato nel tempo e nello spazio nelle figure in terracotta, a grandezza naturale, che circondano il Cristo. E’ una rappresentazione del dolore nel momento più straziante. Per lungo tempo, gli Amministratori dell’Ospedale della Vita rifiutarono il gruppo scultoreo, con la motivazione che spaventava i degenti, nascondendolo e rilegandolo a una nicchia e poi escludendolo all'estero, in prossimità del mercato. E' dovuta a questa storia il soprannome popolare dato alle Marie addolorate di Burde (streghe).
Ancora in balia dai sentimenti suscitati dal Compianto, usciremo dalla Chiesa e torneremo all'aperto, in pieno Quadrilatero. Cammineremo tra le strette strade del cuore goloso di Bologna, che ancora oggi testimoniano con il loro nome originario la rete di attività e di commercio che si svolgeva già nei secoli passati. Queste strade sono un po’ un gran bazar dell’artigianato gastronomico, dove è possibile trovare prodotti tipici realizzati con sapienza e cura, seguendo le ricette della tradizione bolognese.
Dunque: tortelli, tagliatelle, gramigna, passatelli… tutto creato a mano dalle sfogline. All'interno del Quadrilatero si trovavano le più importanti corporazioni della città: gli orefici, i pellicciai, i pittori…