Dalle Vie d'Acqua alla Via Lattea: in gommone nel Parco del Delta Ravennate
POSTI LIMITATI - Prenotazione obbligatoria
Le date: domenica 28 agosto (ore 10.00, ore 16.00 e ore 18.30); domenica 22 settembre (ore 10.00, ore 16.00 e ore 18.00)
Ritrovo: via Molo san Filippo 2, Porto Corsini (Ravenna) nello spiazzo davanti alla piadineria
Contributo a persona, da corrispondere in contanti all'accoglienza: € 15,00 biglietto intero - € 10,00 per minori di 11 anni
Durata: due ore circa
Info e prenotazioni: tel. 329 3659446 - associazione.vitruvio@gmail.com
Il percorso è adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà.
Si consiglia un abbigliamento sportivo e scarpe comode.
L'itinerario, completamente in gommone, ci porterà alla scoperta di luoghi e storie di un passato riguardante le vie d'acqua
Terra di storia e tradizione, il Delta conserva luoghi molto suggestivi. Fra questi la Piallassa, a pochi km da Ravenna, con i suoi circa 1100 ettari di zone umide, al margine della Pineta di San Vitale e collegata al Mare Adriatico, rappresenta una delle mete più caratteristiche, inconsuete e comunque vicine del Parco.
I suoi isolotti, chiari e canali, oggi meta di pescatori, navigatori e bird-watchers furono teatro di rocambolesche fughe garibaldine e in epoca successiva presidio partigiano.
Risalente ad un periodo di grande fermento per la navigazione interna e marittima fra le nostre città, la Piallassa (piglia e lascia) consiste in ingegnoso sistema di canali drenanti che solcano la laguna salmastra e, grazie alle maree, contribuiscono alla pulizia del principale canale portuale, il Candiano, che nasconde anche un passato Bolognese. Fu infatti nel '700 che il Sopraintendente alle acque del Bolognese Eustachio Manfredi, matematico ed eminente astronomo progettò assieme a Bernardino Zendrini , la nuova foce del Ronco e del Montone, lasciando libero parte del letto del secondo che sarebbe divenuto , poi , il nuovo porto canale ravennate. Qui di fianco la Mappa di sintesi dei progetti di regolazione dei fiumi di Ravenna (1731). Manfredi fu anche, fino alla sua morte, Direttore dell'Osservatorio astronomico di Bologna che trovava nella torre della Specola di Palazzo Poggi la sua massima espressione.
Data la particolare ricchezza e interesse naturalistico della zona, per chi ne fosse in possesso si consiglia l’utilizzo di un binocolo, verrà comunque messo a disposizione del gruppo un cannocchiale da birdwatching montato su treppiede. Il percorso è adatto a tutti e non presenta particolari difficoltà. Si consiglia un abbigliamento sportivo e scarpe comode.