Bologna celebra Dante: le iniziative speciali con Vitruvio
Percorsi realizzati nel rispetto delle distanze di sicurezza, visto il DPCM del 2 marzo 2021: oltre a linee guida della Città metropolitana di Bologna
Nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla morte del Sommo poeta e, in tutta Italia, un ricchissimo calendario di eventi sarà occasione per approfondire le nostre conoscenze. Dante ha avuto una vita piena e movimentata, infatti, nel corso della sua vita (1265-1321), ha viaggiato e vissuto in luoghi diversi. Da Firenze che lo vide nascere e poi lo esiliò, per terminare a Ravenna, che lo accolse fino alla fine dei suoi giorni. Nel suo, celebre, cammino di vita tocco Roma, Arezzo, Forlì, Pisa... e anche Bologna. Per questo Vitruvio ha messo a punto e presentato delle iniziative dedicate a Dante al Comitato per le Celebrazioni preposto dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
"Il Comitato per le celebrazioni di Dante, presieduto da Carlo Ossola, ha selezionato cento progetti tra gli oltre 400 pervenuti", lo ha detto il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, nel corso della conferenza stampa a Firenze per la presentazione delle iniziative cittadine per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri.
Siamo orgogliosi di raccontarvi che tra i cento progetti selezionati dal Comitato, quindici riguardano il territorio bolognese e fra questi quattro sono stati presentati da Vitruvio: "AnDante mosso con brio", "Colli Gaudenti - Speciale Dante", "Dante e l'Indovinello della Garisenda" e "Tra-ghetto, l'inferno di Bologna". In molti ricorderanno quest'ultimo come uno degli spettacoli di punta di Vitruvio, con un percorso affascinante nel sotterraneo del torrente Aposa, chiuso dal 2011 per lavori di manutenzione e, dopo dieci anni, non ancora terminati. Purtroppo al momento la situazione rimane invariata, per cui lo terremo "pronto" per quando sarà possibile tornare a visitare il sito cittadino. Da molti anni, insieme al "Comitato Salviamo il Navile", stiamo sollecitando l'amministrazione comunale affinché dia seguito al patto di cittadinanza attiva che consentirebbe la riapertura del corso sotterraneo dell'Aposa. Ill 2021, grazie a Dante, farà questo regalo alla città?
Per gli altri percorsi danteschi, la prima data da segnare in agenda è il 25 marzo: dal 2019 questo giorno è diventato ufficialmente il "Dantedì". Secondo gli studiosi, infatti, proprio il 25 marzo del 1300 Dante Alighieri inizia la sua discesa agli inferi “Nel mezzo del cammin di nostra vita”. E il 25 marzo abbiamo in programma "Colli Gaudenti - Speciale Dante".
Un'altra bella notizia? Facciamo due!
"AnDante Mosso" verrà realizzato con la collaborazione del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica e le iniziative a tema di Vitruvio sono inserite nel progetto Dante del Programma Turistico di Promozione Locale (PTPL) della Città Metropolitana di Bologna.
A 700 anni dalla sua morte, Dante continua a creare cultura.
Le iniziative speciali di Vitruvio a Bologna
In programma:
Colli Gaudenti Speciale Dante
Prenota online
POSTI LIMITATI - Prenotazione obbligatoria
Ritrovo: giovedì 25 marzo (ore 16.00) - Giardino Norma Mascellani, vicino all'edicola e chiosco dei gelati. Il giardino è alla biforcazione di via San Mamolo, segnalata con il cartello: dal civico 97 all 111, Bologna
Contributo a persona, da corrispondere in contanti all'accoglienza: € 12,00 (€ 8,00 fino agli 11 anni) - iniziativa non adatta ai minori di 8 anni.
Durata: 2 ore e mezza circa
Difficoltà percorso: T - Cosa significa? Clicca qui per approfondire
Info e prenotazioni: tel. 329 3659446 - associazione.vitruvio@gmail.com
Per il Dantedì, il 25 marzo, proponiamo un percorso che ci porta inevitabilmente sulle orme di Dante Alighieri, dominando la città dall’alto delle colline di Valverde, mentre lo sguardo si perde sulla città turrita. Il racconto e le suggestioni ci riportano indietro alla Bologna dantesca, straziata dai conflitti intestini fra le fazioni opposte. Lasceremo quindi il percorso che conduce alla Chiesa di Gaibola, la chiesa sulla grotta, sull’Abisso, dedicata all’Arcangelo Michele, con tutta la sua simbologia, per poi toccare la scarpata delle mitiche “Salse”, toponimo interessante, dalle diverse possibili origini e antico luogo di esecuzione capitale. Secondo la leggenda, le “Salse” furono di ispirazione per le “pungenti salse” delle stesse Malebolge, dove un Venedico Caccianemico, guelfo, martoriato dai demoni, proferiva crude parole contro la sua stessa città. Scopri di più
In attesa:
AnDante mosso con brio
Bologna città di torri e di buon cibo. Le due torri sono un simbolo, l'indiscussa icona, insieme ai portici, che identifica la città che ha il più grande centro medievale del mondo occidentale. Piazza di Porta Ravegnana è dominata dalla torre degli Asinelli, la più alta, ed è affiancata dalla torre Garisenda, la più inclinata, che Dante ricorda nel XXXI canto dell'Inferno, paragonandola al gigante Anteo. I Garisendi furono proprietari terrieri, commercianti di panni di lana, cambiatori di denaro. Affittarono animali e furono proprietari di ospizi (hospicia, cosi si chiamavano allora gli alberghi). Numerosi fiorentini ebbero rapporti commerciali con i Garisendi. Tra il 1274 ed il 1330 sono reperibili diverse testimonianze che attestano l'esistenza di varie locande, che appartenevano ai Garisendi di Porta Ravegnana, gestite da fiorentini. Queste ospitavano quasi esclusivamente persone della città e del contado di Firenze. In Piazza di Porta Ravegnana, tra la fine del ‘200 e l’inizio del ‘300, nei giorni festivi si teneva uno spettacolo di musica e poesia popolare, con la partecipazione di cantastorie (cantimpanca) e giullari, che spesso cantavano e diffondevano le canzoni composte da trovadori e poeti. Quali erano le indiscrezioni, le falsità, le opinioni politiche che animavano i tavoli di queste locande toscane nel cuore di Bologna? Quali versi e quali storie venivano cantate? Cercheranno di scoprirlo due improbabili personaggi, discendenti rispettivamente del proprietario dell'osteria e del musicista nei giorni in cui Dante passeggiava nel centro storico di Bologna. Grazie agli appunti dei loro avi, che al suono della nichelarpa e della ghironda allietavano le serate negli Ospicia dei Garisendi. Questo bizzarro incontro terminerà all'interno di una torre medievale privata consentendo di spaziare con lo sguardo sui tetti della città. Uno spettacolo itinerante che darà vita ai tanti bolognesi poco noti citati dal sommo poeta nella Bologna del 1200, quasi 1300.