L’inganno dell’acqua scura
Un viaggio, senza respiro, lungo il Canale di Reno.
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Posti limitati, prenotazione obbligatoria
Date e orari: venerdì 31 ottobre (turni: ore 18.00, ore 19.00 e ore 20.00); sabato 1 novembre (turni: ore 18.00, ore 19.00 e ore 20.00); domenica 2 novembre (turni: ore 18.00, ore 19.00 e ore 20.00)
Ritrovo: Ingresso Guazzatoio, via Augusto Righi 1, Bologna
Contributo a persona, in contanti all'accoglienza comprensivo del contributo a favore di Canali di Bologna: € 18,00 intero, € 12,00 per i minori di anni 12. Ingresso vietato ai minori di 9 anni.
Durata: un'ora e mezza circa
Info e prenotazioni: tel 329 3659446 associazione.vitruvio@gmail.com
Visita spettacolo, in collaborazione con il Teatro degli Angeli.
RACCOMANDAZIONI:
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Necessaria una torcia ogni due persone

Uno spettacolo itinerante realizzato grazie alla collaborazione e concessione di Canali di Bologna. Parte del ricavato delle visite guidate sarà destinato a progetti per la valorizzazione dei canali di Bologna.

Tra loro la dolente e furiosa figura di Gentile Budrioli, erborista e guaritrice, condannata dall’inquisizione per stregoneria e bruciata in Piazza San Domenico. Poi Tommaso Aquiloni trovato esanime nella curva degli annegati, la cui morte diede origine ad una serie di vendette efferate tra famiglie nobili, che però racconterà di essere caduto da solo nel canale, ebbro di vino e d’amore.
Guidobaldo passerà il testimone del traghettatore a Tina Terrieri detta “L’oracola”, vittima degli esperimenti mesmerici di Pietro e Anna D’amico che, invidiosi delle sue facoltà di chiaroveggente (quelle che loro millantavano di avere), dopo averla ipnotizzata seguendo i loro metodi, non l’hanno richiamata “indietro”. Il suo corpo è morto, la sua anima vaga ancora. Tina cercherà il futuro degli ospiti con le sue carte speciali e racconterà di prostitute e lavandaie morte nel Canale.
Un'altra anima in pena farà mostra di sé, terrorizzando coi suoi racconti di affogati. Si tratta di frate Bastiano, che era uno dei monaci che raccoglievano i cadaveri degli affogati e li ricomponevano per mostrarli alla gente interessata ad un possibile riconoscimento. Anche lui però era finito fra quei corpi, e per opera del Demonio, dice lui, nessuno lo aveva riconosciuto. Era stato sepolto in terra sconsacrata condannato ad un’inquietudine perpetua.